
Quando da studentessa ormai 14 anni fa, presi in mano il programma di studi della mia facoltà, mi imbattei tra i tanti nomi degli esami da sostenere in 5 anni su di uno che mi fece un po’ sorridere: igiene.
Mi chiesi quale università può far “perdere tempo” ad uno studente, a studiare una materia che parla di igiene. Ma che ci sarà mai da dire su questo argomento da addirittura doverne istituire un programma, un corso e un esame! Assurdo.
Bene, oggi ne conosco davvero il senso. Oggi forse invece di sorridere mi arrabbierei nello scoprire che questa materia non va insegnata solo ai pochi eletti che frequentano corsi medico sanitari. Sarebbe opportuno avvicinare tutti a queste informazioni. Almeno per sommi capi.
Non starò qui a scendere nei dettagli di una materia lunga, piena zeppa di informazioni e addirittura di norme e regole!
Ma che cosa si intende per igiene?
Qualunque persona oggi risponderebbe la pulizia delle mani, del corpo nel suo tutto, degli ambienti, dei vestiti ecc…
Ma io vorrei dirvi che c’è molto di più.
Il mondo è costituito dalla convivenza di milioni, miliardi di esseri viventi. Gli uomini certo, ma anche gli animali e poi ancora più piccolini ci sono degli esseri che per semplicità chiameremo virus e batteri (ma ne sono molti di più sappiatelo come funghi, parassiti, protozoi ecc ?). Esistono dei metodi per la prevenzione, dei livelli di prevenzione. Esistono diverse epidemiologie delle malattie infettive e quella che si definisce catena infettiva.
Noi uomini così come gli animali veicoliamo molti esseri piccoli attraverso il nostro corpo.
Prendiamo i virus per esempio.
In uno starnuto viene emesso un virus alla velocità di circa 160km!!! E pensate che in un ambiente chiuso può restare attivo per ore. Se non fosse per noi forse sarebbe più lento? ?
Oppure andare al ristorante e non lavare le mani toccando menu, oliera, sedie passando da un commensale all’altro i propri batteri.
Oppure i cellulari! Ohhh quante meravigliose popolazioni esistono suo mostri cellulari. E potrei continuare per ore.
Il mio obiettivo non è quello di creare panico così come è stato scioccamente fatto dai media in questi giorni per il coronavirus, ma di far capire alla gente che noi siamo ospiti abituali di milioni di minuscoli esseri viventi e che ogni anno siamo esposti e potenziali infezioni virali e batteriche ma solitamente le definiamo come “virus stagionale” e così ci fanno meno paura.
Allora invece di farci prendere dal panico e di riempire la casa di amuchina che poi non utilizzeremo mai più, cerchiamo di approfittare di questa situazione per diventare tutti più sensibili sull’igiene invece di comportarci in modo assurdo. Fate le cose semplici e fatele sempre, non solo ora che ve lo dice Barbara d’Urso.
Come? lavando le mani più spesso, avendo rispetto di non toccare e sbaciucchiare le persone quando sappiamo di non essere in un ottimale stato di salute, tossendo in un fazzoletto piuttosto che in mano e curando di più l’igiene ambientale, domestica e personale.
Istruiamo i nostri figli al rispetto dell’igiene iniziando dal lavare le manine e insegnandoli che non vanno neanche portate in bocca!
Noi nel nostro piccolo ci occupiamo di igiene dentale. La bocca è il paradiso di tante specie diverse di microrganismi che convivono con noi in equilibrio. Questo equilibrio a volte però si perde quando vi è un certo grado di trascuratezza. Ed è così che con un bacio, con una cannuccia in comune, con una protesi levata con le mani senza poi lavarle si diventa i primi responsabili di qualche evitabile passaggio batterico.
Sapevate che la trascuratezza dell’igiene nella proprio bocca può portare ad endocarditi? E che nelle donne incinta causa spesso parti prematuri?
Io parlo con sicurezza conoscitiva delle mie materie ma se potessi dare spazio ad ogni professionista di area medica davvero non la finiremmo più. Ma sarebbe bello, tanto bello dedicare nelle scuole delle ore di informazione ed ISTRUZIONE all’igiene, al senso civico e molto altro che viene dato troppo per scontato. Oppure creare spazi pubblicitari fatti dal ministero con brevi spot informativi.
Piccole semplici e ripetibili istruzioni.